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Niscemi, la capitale del carciofo

niscemi

I primi insediamenti umani nel territorio di Niscemi si fanno risalire alla media età del bronzo, le testimonianze continuano ancora nel periodo greco, romano, bizantino e arabo e finiscono con la dominazione normanna. Secondo la tradizione il nuovo centro abitato sorse in prossimità del Bosco della Castellana, dove il 21 maggio 1599 il pastore Andrea Armao trovò un bue inginocchiato presso una sorgente d'acqua, su cui galleggiava ls. un'immagine della Madonna, oggi venerata come Madonna del Bosco.
Risulta dalle fonti storiche che in data 30 giugno 1626 Donna Giovanna Branciforti, ottenne la "Licentia populandi" del feudo di Niscemi. Da allora il nuovo centro abitato si espanse progressivamente dalle 90 unità iniziali alle 28.000 dell?ultimo censimento.
Niscemi è situato in provincia di Caltanissetta a 332 metri sul livello del mare. Il suo territorio si estende su un altopiano, che va dall?inizio dei Monti Iblei ad est, alle estreme propaggini dei Monti Erei a nord-ovest.
La principale risorsa economica è l'agricoltura; oltre alla produzione in serra di peperoni, melanzane e pomodori, di particolare importanza riveste la coltivazione del carciofo.
II centro storico risale alla seconda metà del XVII secolo. La Piazza Vittorio Emanuele III ha forma rettangolare; su di essa si affacciano la Chiesa Madre, quella dell'Addolorata e il Palazzo del Municipio.

MONUMENTI

? CHIESA MADRE

1742-1753, in stile barocco, a pianta basilicale, a tre navate. Fu costruita a spese della popolazione ove sorgeva una primitiva Chiesa Madre, abbattuta perchè danneggiata dal terremoto dell' 11 gennaio 1693. II progetto fu stilato dall'architetto La Rosa. Di notevole pregio è la facciata, in calda pietra di "pilacane", arricchita da un portale barocco con doppie colonne corinzie.

? PALAZZO COMUNALE

La struttura attuale venne costruita tra il 1870 e il 1882. E'un elegante esempio di costruzione in stile neoclassico.

? CHIESA DELL'ADDOLORATA

1753-1764, in stile barocco, a pianta ottagonale, quasi ellittica, è modellata all'esterno dall'elegante facciata convessa nella zona centrale. Fu costruita a spese della Confraternita SS. Crocifisso e di quella di M. SS. Addolorata, su progetto del capo¬mastro Silvestro Gugliara, che si ispirò allo stile dell'architetto Rosario Gagliardi.

? CHIESA S. ANTONIO DA PADOVA

Costruita a spese della Confraternita Maria SS. Immacolata. La sera del 20 luglio 1860 ospitò i soldati della colonna garibaldina comandata da Nino Bixio.

? CHIESA DI S. FRANCESCO

Costruita tra il 1734 e il 1740 dai frati Minori Riformati, ha un chiostro quadrato circondato da colonne ioniche con una cisterna a forma poligonale al centro.

? CHIESA MARIA SS. DEL BOSCO

1749-1758. Costruita con le offerte di tutti i cittadini sul luogo dove secondo la tradizione fu ritrovato il quadro della Madonna. Nella Chiesa sot¬terranea si conserva il pozzetto con l'acqua in cui venne trovato il sacro velo con l'immagine.

? BELVEDERE

Costruito in stile barocco, all'inizio del secolo XIX è un'ampia terrazza che domina la bella piana di Gela.

? MUSEO DELLA CIVILTA CONTADINA

Raccoglie oggetti, attrezzi e manufatti che rappresentano antichi mestieri. In esso si può ammirare anche una ricostruzione della tipica casa del contadino.

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