Festa di San Michele

San Michele Arcangelo venne eletto patrono della città nella prima metà del ?600.
Nel 1624 in Sicilia scoppiò un epidemia di peste, e a Caltanissetta, come in altri paesi dell?entroterra siciliano, si temeva che questa potesse giungere fino in città.
Siamo nel 1626, la città in quel tempo era cinta da mura e si cercava in tutti i modi di non fare entrare forestieri che potessero portare la malattia, ma un uomo infetto da peste cercò di entrare in città attraverso una porta in via delle Calcare, presso la contrada Sallemi.
Nello stesso tempo, ad un frate cappuccino, fra? Francesco Giarratana, che si trovava nel convento sito in contrada Pigni (oggi viale Regina Margherita), luogo da cui era visibile la contrada Sallemi, ebbe la visione dell?Arcangelo Michele che con una spada spingeva l?uomo infetto, che stava già entrando in città, a tornare indietro. Anche gli altri religiosi affacciatisi da una finestra del convento videro questa figura dalle sembianze di un soldato.
San Michele riapparve poco dopo a fra? Giarratana dicendogli che la città era stata salvata, per suo merito, dalla peste, e che voleva essere venerato dalla città come protettore.
Fra? Giarratana raccontò tutto al clero e ai magistrati dicendo che San Michele voleva essere riconosciuto protettore di Caltanissetta.
A conferma del miracolo, fu il ritrovamento dell?appestato proprio alle porte della città, presso una grotta.
Fu così che il clero, le autorità politiche e il popolo proclamarono San Michele protettore della città.
Iniziò così il culto per l?Arcangelo San Michele, infatti presso quella grotta venne costruita una piccola cappella, che venne poi ampliata nel 1837.
La costruzione della statua del Santo Protettore venne affidata alla scultore Stefano Li Volsi da Nicosia che, secondo alcuni studiosi, trasformò un?opera incompiuta raffigurante l?Angelo Custode nella figura di San Michele.
Ai nostri giorni si svolgono due feste in onore di San Michele.
La prima si svolge l?8 maggio in memoria dell?apparizione. In questo giorno la statua del Santo Patrono, che si custodisce tutto l?anno in Cattedrale, esce in processione verso il santuario a lui dedicato, in contrada Sallemi ( un tempo zona suburbana). La statua rimane lì per qualche giorno, per poi ritornare in Cattedrale.
La seconda festa si svolge il 29 settembre, giorno liturgico. Dopo il solenne pontificale celebrato dal Vescovo, la statua viene portata in processione lungo le vie del centro. Durante lo svolgersi della processione un devoto grida: - E gridammu tutti! ? (E gridiamo tutti) e tutti gli altri rispondono: - Viva lu prìncipi San Micheli Arcangilu ? (Viva il principe San Michele Arcangelo).
La processione termina con i tradizionali fuochi d?artificio.
Commenti
viva San Micheli Arcangilu !!
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