Salemi, una città arabo-medievale

Su una collina dove la vista spazia sul vasto e pittoresco panorama della valle circostante, si trova una città dalle origini molto antiche, il cui nome, Salemi, sembra derivi dall'arabo "Salèm", che significa '`luogo salubre e sicuro".
La storia di questa città è legata a quella delle diverse dominazioni che si sono succedute in Sicilia e che hanno influenzato nel corso dei secoli la struttura architettonica, lo sviluppo economico e la fioritura di numerose altre città dell'isola.
Secondo alcune attendibili fonti, la prima origine di Salemi risale all'antica Halicyae, città fondata e appartenuta agli Elimi. Durante la colonizzazione greca Halicyae ebbe un ruolo importante nel destino della vicina Segesta, coinvolta in un conflitto con Selinunte. Durante il periodo romano Halicyae guadagna il titolo di "città libera ed immune".
Nel 440 d.C. con l'occupazione dei Vandali e dei Goti, la città vive un periodo di decadenza dovuto all'incursione dei pirati ma anche alle epidemie che rallentarono la crescita demografica. Un periodo di forte ripresa economica e culturale si registrò dopo l'invasione e la conquista degli arabi in Sicilia.
Fu allora che l'antica Halicvae cambiò il nome in "Salèm'' e conobbe un considerevole sviluppo economico grazie all'introduzione di nuove tecniche d'irrigazione e di coltivazione. È nel corso di questi stessi anni che la città assume lasua configurazione urbanistica attuale, caratterizzata da un reticolo di viuzze e di cortili, testimonianza della lunga influenza della tradizione islamica.
Durante la dominazione normanna il conte Ruggero Il d'Altavilla, divenuto re di Sicilia nel 1130, fece costruire, sul sito già precedentemente occupato da un'antica fortezza, l'imponente castello che domina ancora oggi la città.
A questo maniero che nel 1392 ospitò la famiglia reale Aragonese, è legato il nome della Regina Bianca, protagonista di una difficile questione dinastica.
Salemi fu allora una città demaniale, non essendo stata ceduta in feudo ai baroni dell'isola, godendo così di particolari privilegi che ne promossero lo sviluppo economico e sociale. Questo sviluppo fu il risultato anche della ricca attività commerciale svolta dagli Ebrei che, cacciati dalla Spagna , si stabilirono in vari centri dell'isola e tra questi Salemi.
Nel quartiere intensamente popolato della Giudecca, ancor oggi riconoscibile, si trovava la sinagoga, situata nel cuore commerciale della città secondo una logica urbanistica tipica dei quartieri ebrei. Durante il regno degli Aragonesi, Salemi custodì il rango demaniale, dando agli Spagnoli il proprio sostegno per la conquista dell'Italia meridionale contro gli Angioini.
La città fu allora ristrutturata e riorganizzata; nel centro storico venne costruito il vasto Collegio dei Gesuiti oltre a numerosi edifici religiosi e palazzi nobiliari che ancora oggi è possibile individuare. Nel 1848 Salemi partecipa attivamente ai movimenti rivoluzionari che esprimevano l'avversione e il malcontento nei confronti dei Borboni, che nel 1735 avevano unito la Sicilia al regno di Napoli. Con lo sbarco a Marsala nel 1860 di Giuseppe Garibaldi messosi a capo della spedizione dei Mille in Sicilia, un grande evento storico ebbe luogo a Salemi: il 14 maggio dello stesso anno, il Decurionato offre a Garibaldi la dittatura in nome di Vittorio Emanuele II di Savoia. Salemi divenne simbolicamente la capitale della penisola per un giorno.
Dalla torre cilindrica del castello sventolò la prima bandiera tricolore, sotto la monarchia dei Savoia. Nei decenni compresi tra l'unificazione d'Italia e la seconda guerra mondiale, Salemi non conobbe eventi storici di grande rilievo, anche se subì un forte spopolamento ed una conseguente crisi economica. L'assetto urbanistico della città tuttavia era destinato a cambiare violentemente negli anni successivi.
Nel 1968 infatti un violento terremoto danneggiò soprattutto i quartieri, della Misericordia, del Carmine, del Rabato, di San Francesco di Paola; molte chiese furono gravemente danneggiate, altre distrutte e molti edifici compromessi. Da allora è iniziata una nuova fase di edificazione che ha portato alla creazione di un nuovo centro residenziale sorto a valle del preesistente. stente. Una parte del centro storico è stata ricostruita grazie ad opere di restauro che sono tuttora in fase di allestimento, volti a restituire dignità ai suoi luoghi e parte della sua storia.
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