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Ruggero II e il duomo di Cefalù

Nell'agosto del 1129, Ruggero II partì da Salerno per ritornare in Sicilia.

Ad un tratto, però, una nebbiolina iniziò a scendere dal cielo. La nebbia pian piano si fece sempre più fitta fino a quando il cielo non diventò pieno di nuovoloni e si alzò una tempesta.

Il re e l'equipaggio erano terrorizzati, non avevano mai visto qualcosa di simile. L'acqua entrava da tutte le parti, l'interno della nave era quasi distrutto. Il re pregava chiedendo al Signore di salvarlo dalla burrasca. Pregò tanto.

La nave, anche se la tempesta non pemetteva alcun movimento, continuava ad andare avanti come se qualcuno la guidasse e la spingesse per poterla salvare. Come una scena da film, nel buio della notte apparve una luce, era il Signore che disse: "Non temere, io sarò con te".

Ruggero promise al Signore che nel posto in cui sarebbero approdati avrebbe fatto sorgere un tempio alla sua gloria.

A quel punto cadde in un sonno profondo.

La mattina si risvegliò sentendo le urla di esultazione dell'equipaggio. La nave aveva gettato le ancore a Cefalù.

L'anno successivo Ruggero fece ergere una cattedrale, come promesso al Signore (in realtà iniziarono nel 1131, due anni dopo, ma questo a noi non interessa, in quanto le leggende hanno sempre ragione).

Ma parliamo un pò di storia della Sicilia...

Ruggero II fu un grande re. Fece del regno di Sicilia uno degli Stati d'Europa più potenti e meglio ordinati. Nel 1129 creò il primo parlamento della storia. L'Inghilterra lo ebbe solo nel 1264.

Si ebbe il primo Stato "burocratico", vale a dire basato su funzionari e non su una organizzazione feudale (vassalli, valvassori e valvassini). Si ebbe il primo stato "laico", indipendente dalla chiesa di Roma e soprattutto si continuò, come nel periodo arabo, ad applicare uno spirito di tolleranza religiosa e civile che nel resto d'Europa sarà riconosciuta solo nel 1598 (cioè ben quattro secoli dopo) con l'editto di Nantes di Enrico IV di Francia (anche se già qualche decennio prima con Caterina de' Medici, con l'editto di Gennaio, si era permesso ai protestanti la libertà di culto)

Autore: Alessandra Cancarè

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